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Visualizzazione dei post da agosto, 2010

The Circle’s Method to investigate the Goldbach’s Conjecture and the Germain primes.

The Circle’s Method to investigate the Goldbach’s Conjecture and the Germain primes: Mathematical connections with the p-adic strings and the zeta strings. (di Michele Nardelli e Rosario Turco - Agosto 2010) Abstract In this paper we have described in the Section 1 some equations and theorems concerning the Circle Method applied to the Goldbach’s Conjecture. In the Section 2 , we have described some equations and theorems concerning the Circle Method to investigate Germain primes by the Major arcs. In the Section 3 , we have described some equations concerning the equivalence between the Goldbach’s Conjecture and the Generalized Riemann Hypothesis. In the Section 4 , we have described some equations concerning the p-adic strings and the zeta strings. In conclusion, in the Section 5 , we have described some possible mathematical connections between the arguments discussed in the various sections. Per l'articolo completo clicca sul link: http://nardelli.xoom.it/virgiliowizard/sit

Cosa c’era prima del Tempo di Planck? Una possibile Teoria Unificata sull’origine dell’Universo e sull’Unificazione delle Forze.

( tratto dal libro di Igor e Grichka Bogdanov: “Prima del Big Bang” - L'origine dell'Universo - - Ed. Longanesi - 2008 ) Parte Prima Se si accetta che il Cosmo intero possa essere ricondotto ad una serie di leggi, di costanti, d’invarianze topologiche, allora si può adottare allo stesso modo l’idea che l’origine stessa di questo Universo abbia un’essenza matematica. Con questo intendiamo dire che sottesa alla realtà fisica (quella che percepiamo con i sensi) c’è un’altra realtà: un’essenza algebrica che consta di informazione, un’informazione contenuta – codificata – nello zero iniziale. Quel qualcosa porta in sé l’immagine di un ordine, il più alto di tutte le simmetrie oggi note in fisica. Già nel 1998 il fisico John Wheeler affermava: “Oggi ho adottato una nuova visione del mondo, secondo la quale tutto è informazione”. E forse è per questo che agli occhi del fisico Neil Turok, uno dei più stretti collaboratori del celebre matematico e fisico Stephen Hawking, “l’intero unive